in questi giorni si è aperta la caccia. Quanti siano ogni anno gli animali che soffrono pene dell’inferno e che vengono uccisi inutilmente dai cacciatori è difficile dirlo.
Di sicuro il micio che vedete nella foto è una vittima di questa barbara e anacronistica attività.
Ha circa tre mesi ed è appena portato in Oasi con una ferita agghiacciante. Siamo praticamente certi che sia stata causata da una trappola da bracconieri che gli ha attanagliato la zampa. Probabilmente deve essere rimasto intrappolato a lungo, perché è un corso un’infezione gravissima la cui area si è estesa molto.
Non sappiamo come abbia fatto a liberarsi, o se sia stato aiutato da qualcuno. Non sappiamo neanche come può aver sopportato l’enorme dolore e la paura che deve averlo assalito.
Abbiamo iniziato stamattina le prime cure e cercheremo di fare il possibile per salvare questa zampa e far guarire tutte le cicatrici, fisiche e non solo, di questo micio.
Intanto lo abbiamo chiamato Libero. Perché come tutti gli animali deve essere libero. E perché nessuno dovrà permettersi più di fargli del male. Noi vigileremo perché sia così.
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