
Cari amici dell’Oasi,
oggi vogliamo raccontarvi una storia particolare. Il micio micio che vedete in foto si chiama Nemo e abbiamo appena preso un’importante decisione sul suo futuro.
Nemo viveva con una donna sola e con suo figlio. Una famiglia come tante, con tanto amore a disposizione, ma pochi mezzi economici. Quando Nemo si è ammalato gravemente la sua famiglia ha cercato di curarlo. I primi esami che non individuavano la malattia, le prime cure fallimentari, il costosissimo ricovero in clinica, i debiti per sostenere le spese, e alla fine il consiglio della clinica di procedere subito con l’eutanasia…
Nemo soffriva tantissimo ma non sembravano esserci alternative. L’unica speranza era una frase che avevano sentito in clinica: qualcuno aveva detto che forse avrebbero potuto rinunciare alla proprietà del gatto e farlo arrivare da noi. Tra il far morire Nemo e provare a farlo vivere, rinunciando per sempre a lui, la famiglia ha scelto la seconda strada.
Quando dalla clinica ci hanno portato Nemo abbiamo capito subito che era affetto da una grave e avanzata forma di FIP. Abbiamo iniziato subito la terapia e nel giro di pochi giorni la situazione è migliorata subito. Nemo ha ripreso a mangiare, è tornato a controllare feci e urine, in pochi giorni ha ripreso forza e capacità di movimento autonomo.
Mano a mano che vedevamo questi miglioramenti non potevamo non pensare alla sua famiglia che lo aveva abbandonato perché lo amava troppo per farlo morire. Poi un giorno inaspettatamente ci siamo resi conto che quella stessa famiglia stava raccogliendo delle offerte da amici e parenti e che le mandava all’Oasi senza palesarsi…
A questo punto siamo stati da un grande dubbio. Noi curiamo i gatti affetti da FIP con le donazioni delle persone che credono nel nostro lavoro. Non potremmo mai curare i gatti di tutte le famiglie che ce lo chiedono. Questa situazione era un po’ al limite ma abbiamo creduto nella buona fede della famiglia e abbiamo deciso di restituire loro Nemo.
Il nostro primo obiettivo è il bene degli animali e siamo certi che voi condividete con noi questo pensiero. Nemo non potrebbe avere una famiglia che lo ami di più della sua. Tra poche settimane, quando la cura sarà finita, saremo noi a rinunciare alla sua proprietà e la sua vecchia famiglia riceverà la nuova adozione di Nemo.
E “nessuno” sarà più felice di lui.
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