In tanti anni non avevamo mai visto una cosa del genere. Marilyn è appena arrivata in Oasi dopo essere scappata dal luogo in cui deve essere stata segregata per chissà quanto tempo.
Doveva essere talmente imprigionata da non riuscire a portare avanti quella che per un gatto è la più banale e innata delle attività: farsi le unghie. Unghie che nel frattempo erano cresciute talmente tanto da bucarle i polpastrelli.
I nostri volontari l’hanno portata con urgenza dal veterinario dove le è stata praticata un’anestesia totale e dove le sono state tagliate finalmente quelle unghie simbolo della sua prigionia e di una crudeltà davvero inumana. Adesso ci prenderemo noi cura di Marilyn, le sue ferite guariranno e proveremo a trovarle una famiglia che possa darle l’amore e la libertà che devono esserle state negate per così tanto tempo.
Forza Marilyn, siamo con te!
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